Da uno studio della AHA (American Heart Association) è emerso che il minimo di filtro passa basso da utilizzare per effettuare un ecg neonatale e pediatrico deve essere di almeno 250 Hz. Siamo dunque davanti ad un cambiamento delle linee guida sull’ecg per quella parte di popolazione che va dagli 0 ai 16 anni?

Lo studio, di cui potete trovare il Pdf cliccando qui 3087.full ,  ha analizzato i tracciati ecg di  2169 bambini tra gli 0 e i 16 anni calcolando la differenza di ampiezza del QRS e determinandone la percentuale di errore in microvolt su tutte le derivazioni.

Dallo studio il filtro passa basso da 250 Hz è risultato il migliore in termini di affidabilità con un errore nell’ampiezza del QRS inferiore a 25 microVolt in più del 95 % dei casi.

250 Hz è il filtro passa basso con una percentuale di errore più bassa quando si parla di ecg neonatale e pediatrico

Come sappiamo per un’accurata registrazione del tracciato elettrocardiografico neonatale e pediatrico l’ampiezza della banda è importantissima. Per registrare al meglio un ecg utilizzeremo dei filtri che taglieranno le frequenze che non ci interessano e prenderanno in considerazione solo quelle proprie della depolarizzazione e ripolarizzazione del miocardio per un’ottima lettura dell’elettrocardiogramma. In bibliografia esistono moltissimi studi che analizzano gli ecg e il modo per far rendere al meglio un elettrocardiografo sulla popolazione adulta ma pochissimi che riguardano bambini e neonati.

Lo studio effettuato dal Dipartimento di cardiologia Pediatrica dell’ospedale di Rotterdam mira a mettere in discussione un precedente elaborato che fissava a 150 Hz il valore adeguato di filtraggio per ottenere un ecg neonatale e pediatrico con una qualità soddisfacente.

Per determinare al meglio gli effetti di un filtro sul QRS i medici hanno misurato la differenza di ampiezza risultante utilizzando una scala di 25 Hz (partendo con un filtro passa basso di 25 Hz arrivando ad un valore di 400) calcolandone la percentuale di errore su ogni derivazione. Ogni tracciato era messo a confronto con i risultati ottenuti dal software MEANS (un software modulare di analisi elettrocardiografica molto completo che calcola deviazioni e elabora algoritmi sulle forme d’onda).

Da questo studio è emerso (come potete notare dal grafico qui sotto) come a partire dal filtro a 250 Hz il margine di errore in ampiezza del QRS, su tutte le derivazioni, inizi a diventare inferiore ai 25 microVolt su ogni derivazione in più del 95 % dei casi.

Rappresentazione grafica dell'errore in ampiezza del Qrs utilizzando valori differenti di filtraggio passa basso in ecg neonatale e pediatrico

Rappresentazione grafica dell’errore in ampiezza del Qrs utilizzando valori differenti di filtraggio passa basso in ecg neonatale e pediatrico

Ma cos’è e a cosa serve il filtro basso nell’ecg?

Il filtro Passa basso in elettronica è un sistema che permette il passaggio di frequenza al di sotto di una data soglia, detta appunto frequenza di taglio. In cardiologia dunque il filtro passa basso serve a far prendere in considerazione al nostro ecg solo frequenze sotto ad un determinato valore espresso in Hz.

Secondo le linee guida dell’ESC (Società europea di Cardiologia) mentre si svolge un ecg devono essere tagliate (filtrate) tutte quelle frequenze sotto gli 0,05 Hz e sopra i 150 Hz. Al di fuori di questa banda passante ci possono essere contraffazioni morfologiche della forma d’onda, con filtri passa alto diversi da 0,05 Hz si avvisano gravi errori nella rappresentazione della ripolarizzazione miocardica a danno del tratto ST e QT-QTc. Se il filtro passa basso è differente dai 150 Hz ci saranno riduzioni nell’ampiezza e delle componenti rapide dell’ecg (onde delta, onde epsilon ecc…).

Queste linee guida però si riferiscono ad esami diagnostici su una popolazione adulta, la stessa ESC quando parla di ecg neonatale e pediatrico o per il trattamento delle aritmie ventricolari consiglia di utilizzare un filtro passa basso di almeno 250 Hz. Questo aumento del filtro passa basso è giustificato dalla differenza fisiologica che c’è tra un adulto ed un neonato che va ad assottigliarsi mano a mano che il bambino cresce.

Ma il tuo ecg neonatale e pediatrico ha il filtro passa basso impostabile a 250 Hz?

Se sei un pediatra a questo punto dovresti controllare se il tuo elettrocardiografo ha il filtro passa basso impostabile a 250 Hz. Farlo è semplice, ti basta entrare nel menù del tuo dispositivo medicale, aprire la finestra delle opzioni e cercare filtro passa basso.

Arriva al massimo a 150 Hz?

E’ giunto il momento di passare ad un nuovo elettrocardiografo perfetto per ecg neonatali e pediatrici che rispetta le nuove linee guida dell’AHA come ie 6 di biocare, l’ecg a 12 derivazioni e 6 canali di stampa interpretativo e perfetto per le esigenze del pediatra. Se ti sembra troppo dispendioso puoi virare su ie300, l’ecg che in questo momento sta riscuotendo un grande successo a livello neonatale e pediatrico grazie alla frequenza del filtro passa basso impostabile a 250 Hz ed un prezzo contenuto.

ecg neonatale e pediatrico ie6 biocare

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