L’elettrocardiografo o ecg è uno strumento affascinante utilizzato per eseguire l’elettrocardiogramma, ovvero la riproduzione grafica del tracciato dell’attività elettrica del cuore. L’elettrocardiografo è uno strumento medicale antico e davvero interessante che richiede elevati livelli di tecnologia e che ha visto uno sviluppo lungo e complicato. Oggi Ippocrateshop propone una vasta gamma di elettrocardiografi e il nostro team è particolarmente interessato e affezionato a questo ramo della tecnologia medicale. Con questo articolo vogliamo condividere il più possibile le nostre conoscenze e il nostro amore per questo bellissimo e utile dispositivo.

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Che cos’è l’elettrocardiografo o ecg?

L’elettrocardiografo è un dispositivo medicale utilizzato in cardiologia per analizzare il segnale elettrico creato dal cuore. L’elettrocardiografo, chiamato comunemente ecg è formato da 3 parti principali: il corpo dell’ecg, il cavo ecg e gli elettrodi. Il corpo ecg può essere di varie dimensioni e con moltissime funzionalità diverse. Ad esempio il nostro bestseller, l’ecg 90a di Contec, che è un elettrocardiografo portatile, ha un corpo ecg molto piccolo con uno schermo e una stampante integrata per carta termica. Altri nostri ecg come il pc ecg cs180 di Beneware sono dei pc ecg che funzionano solo se collegati tramite cavo usb al computer. I cavi ecg sono invece i cavi che servono a trasmettere il segnale elettrico del cuore dagli elettrodi al corpo dell’ecg che poi li renderà visibili sul tracciato e in caso di elettrocardiografo interpretativo li analizzerà. I cavi variano a seconda della marca, su Ippocrateshop ne potete trovare moltissimi. Infine gli elettrodi sono il collegamento con il corpo del paziente e quindi con il suo cuore. La giusta collocazione degli elettrodi è importante per poter cogliere il segnale elettrico del cuore nel modo corretto. In commercio esistono tantissimi tipi di elettrodi e su Ippocrateshop puoi trovarli tutti.

Come funziona l’elettrocardiografo?

Il cuore è un organo diviso in 4 cavità e composto da un tessuto muscolare unico: il miocardio. Il miocardio è in grado da solo di generare impulsi autonomi che permettono al cuore di contrarsi o “battere”. La sorgente di questi impulsi è paragonabile al segnale elettrico e l’elettrocardiografo è in grado di captarlo e riprodurlo graficamente. Ciò che vedete riprodotto sull’ecg è quello che viene definito ritmo cardiaco, ovvero il susseguirsi normale di contrazioni e distensioni delle cavità del cuore. Il ritmo normale è definito ritmo sinusale. L’elettrocardiografo mostra questo ritmo attraverso il susseguirsi di onde visibili nel tracciato con picchi e momenti distensivi, ognuno identificabile con un particolare movimento elettrico e meccanico del cuore. Gli elettrodi posizionati correttamente sono in grado di percepire le 12 derivazioni necessarie all’ecg per riprodurre il ritmo cardiaco. Le derivazioni altro non sono che le distanze fra due elettrodi. Ogni derivazione viene rappresentata graficamente da un vettore che rappresenta la forza elettrica del cuore vista da un certo punto di vista. Per saperne di più su derivazioni e posizioni degli elettrodi leggete il nostro articolo: ecg a 12 derivazioni, ecco perché ha 10 elettrodi.

elettrodi ecg e 12 derivazioni
Elettrodi ecg e 12 derivazioni

A cosa serve l’ecg?

L’elettrocardiografo o ecg è lo strumento più utilizzato dai cardiologi per effettuare una prima diagnosi sullo stato di salute del cuore. Grazie all’elettrocardiografo infatti è possibile riconoscere numerose malattie e anomali del cuore come le aritmie. Esistono inoltre due tipi di esami eseguibili con ecg: l’ecg a riposo e l’ecg sotto sforzo, il primo viene effettuato su un paziente a riposo sdraiato su un lettino, il secondo viene eseguito mentre il paziente esegue uno sforzo fisico utilizzando normalmente un cicloergometro o un tapis roulant. Con l’ecg sotto sforzo è possibile individuare patologie cardiache latenti. Le principali malattie riscontrabili attraverso una visita con elettrocardiografo sono: aritmie, ischemie, ipertrofie del cuore, aneurismi e infarti del miocardio.

Tipologie di elettrocardiografo

Esistono in commercio diverse tipologie di elettrocardiografi. Qui vi faremo un elenco con alcuni esempi presi dal catalogo di Ippocrateshop.

 

Elettrocardiografi portatili

Gli elettrocardiografi o ecg portatili sono caratterizzati dalle dimensioni ridotte e dal fatto di essere “indipendenti” nel senso di poter essere utilizzati senza fili e fuori dallo studio medico. Questi ecg spesso quindi funzionano a batteria e hanno una stampante integrata. Il miglior esempio di ecg portatile completo è sicuramente l’ecg 90A di Contec: grande quanto una calcolatrice, con schermo e stampante integrata, a 12 derivazioni. Un altro interessante prodotto arrivato da poco in catalogo è l’ecg e30, anche’esso piccolo e con stampante integrata e funzionamento a batterie ma con uno schermo leggermente più grande che permette di vedere tutti i 12 canali in contemporanea.

Pc-ecg: gli elettrocardiografi che funzionano tramite computer

Un’altra importante e richiestissima categoria di elettrocardiografi sono i pc-ecg. Questi dispositivi funzionano attraverso un software che si può utilizzare sul pc che fungerà quindi da schermo e da memoria dell’elettrocardiografo. In questa categoria esistono sia prodotti che funzionano con cavo usb come il pc-ecg cs180 di Beneware, che prodotti che sono invece wireless e si collegano al pc tramite bluetooth come il pc-ecg bluetooth Cardioshield di Beneware.

Dispositivi per la telecardiologia

Infine una particolare menzione va fatta per tutti quei dispositivi ecg che stanno rivoluzionando il mondo della cardiologia: parliamo dei cosiddetti ecg digitali. Questi apparecchi sono piccoli, maneggevoli, veloci da utilizzare e si collegano agli smartphone, sono dotati non di pesanti software ma di snelle app accessibili a tutti e permettono di condividere con facilità i tracciati. Qui ricordiamo in particolar modo il nostro smartcardio: il mini ecg per smartphone.  Di recente è uscita una bellissima recensione su questo dispositivo da parte di Giulia, una studentessa di infermieristica e scrittrice di un interessantissimo blog sul mondo della medicina. Leggete la recensione qui sotto: