Una comparazione fra tre degli spirometri portatili più venduti ed apprezzati dai medici. Apparecchi prodotti dai migliori brand del settore come Mir e Cosmed che abbiamo testato per voi…

Una sfida tra spirometri

Mir Spirolab New, Cosmed Pony Fx o Mir Spirolab III quale spirometro compare? Nomi molto noti tra i professionisti, perché si tratta probabilmente dei tre spirometri portatili di maggior successo degli ultimi anni. Ma qual è il migliore?

Diciamo subito che noi abbiamo effettuato questo test non per stabilire quale sia lo spirometro migliore in assoluto, ma per provare tutte le principali funzioni di questi strumenti e farvi un resoconto delle nostre impressioni.

Abbiamo effettuato prove pratiche di spirometria lenta e forzata, ma abbiamo anche testato il software in dotazione, la durata della batteria, l’usabilità complessiva e la funzionalità dei display e molto altro ancora…

Wow, potremmo definirla sfida che “ci ha tenuti col fiato sospeso”. Scherzi a parte, si è trattata di una prova che ci ha portati ad esaminare questi spirometri portatili sotto vari aspetti, tecnici ma anche pratici.

Più che uno spirometro migliore, tocca a voi scegliere quello ideale per le vostre esigenze.

E adesso, che la sfida tra gli spirometri portatili abbia inizio…

Pregi principali

  • Pony Fx: Design moderno e funzionale, ottimo software in dotazione, affidabilità degli algoritmi interni. Il Cosmed Pony Fx è uno spirometro che non passa certo inosservato.
  • Spirolab III: tastiera alfanumerica e grande affidabilità: nonostante sia lo spirometro meno recente dei tre e nonostante il lancio dello Spirolab New Touchscreen, Mir mantiene la produzione di questo apparecchio. E scopriremo il perché.
  • Spirolab New Touchscreen: è il più moderno, dotato di una tastiera touchscreen davvero comoda e funzionale e dello schermo più grande rispetto ai due concorrenti.

Design e dimensioni

  1. Spirolab New Touchscreen: in fatto di design è senz’altro lo spirometro migliore anche perché è il più moderno e il grande schermo touchscreen che domina una base bianca dallo stile minimal è una scelta davvero azzeccata. Pesa 1450 g. qualcosa in più rispetto al Pony Fx ma le sue dimensioni sono leggermente più compatte: 220x210x51mm.
  2. Pony Fx: è il più leggero dei tre con soli 1200 g. di peso ed è dotato di un design gradevole ed innovativo. Particolarmente interessante la scelta dello sportello per la stampa nella parte inferiore dello spirometro. E’ l’unico dei tre ad averla e lo rende decisamente compatto e versatile. Le sue dimensioni sono: 198x238x76mm.
  3. Spirolab III: Sull’ultimo gradino del podio in termini di design e dimensioni perché gli anni si fanno sentire così come il peso: 1900 g. Il design è comunque gradevole così come la scelta cromatica. Misura 310x210x65 ed è indubbiamente il più grande e pesante ma con una caratteristica unica, lo sportellino apribile sotto la stampante ideale per riporre turbina e flow meter ed impedire che prendano polvere.

Display

mir spirolab new touchscreen display

  1. Spirolab New Touchscreen: non poteva essere altrimenti che in fatto di display la sfida fosse vinta dallo Spirolab New Touchscreen. Lo schermo touchscreen da 7 pollici e il contrasto sono eccezionali per la lettura delle curve flusso-volume e la scelta dei colori è davvero pratica per una refertazione rapida e precisa.
  2. Mir Spirolab III: Schermo Fstn da 320×240 px grande e ben leggibile. I colori scelti sono molto utili per una lettura degli esami e dei valori spirometrici veloce e senza affaticare troppo la vista. L’interpretazione delle curve flusso/volume risulta agevole e immediata ma non ha la praticità del touchscreen
  3. Pony Fx: schermo da 320×240 px simile a quello dello Spirolab 3 ma quello che penalizza il Pony Fx rispetto ai concorrenti è una scelta cromatica non troppo funzionale per la diagnostica. Dalle nostre prove risulta una lettura e interpretazione dei test un pizzico meno immediata rispetto al New Touchscreen e allo Spriolab 3.

Processore e Database interno

  1. Spirolab New Touchscreen: ancora una volta trionfa sia per la praticità del software che vedremo poi nell’esecuzione di test di spirometria lenta e forzata sia per il database che può contenere fino a 10.000  test. Insomma, non avrete mai bisogno di un backup, questo è certo, ma la forza dello Spirolab New Touchscreen sta anche in un processore che permette di passare da una schermata all’altra in modo rapido, senza rallentamenti o errori di visualizzazione. Anzi, proprio la visualizzazione risulta essere uno degli aspetti più curati.
  2. Spirolab III: Può contenere fino a 6.000 esami, quindi lo spazio a disposizione è davvero tanto anche se inferiore rispetto al New Touchscreen. La schermata d’esame risulta particolarmente dettagliata e l’indicatore sonoro che supporta l’esecuzione dell’esame è molto utile. Il processore permette di accedere al database e di richiamare gli esami in modo semplice.
  3. Pony Fx: 300 pazienti per 600 test. La capienza del database è senz’altro il tallone d’Achille di questo spirometro rispetto agli altri due. Intendiamoci, il processore e l’interfaccia sono ottimi per svolgere un esame in pochi passaggi e refertarlo in maniera altrettanto pratica, ma lo spazio a disposizione è troppo inferiore rispetto ai competitors.

Durata della batteria

cosmed pony fx

In questo test, il Mir Spirolab 3, il cosmed Pony Fx e lo Spirolab New Touchscreen praticamente si equivalgono. Non si apprezzano differenze sostanziali e tutti e tre gli spirometri portatili sono in grado di effettuare dai 15 ai 20 test giornalieri.

Se proprio dovessimo indicare una mini classifica, propenderemmo per il Cosmed Pony Fx che sembra avere un’autonomia leggermente maggiore dovuta al contrasto dello schermo. L’alto contrasto dello Spirolab III e il touchscreen dello Spirolab New comportano un consumo energetico della batteria leggermente superiore rispetto al Pony Fx.

Alla luce delle prove effettuate possiamo definire i tre strumenti realmente portatili.

Software in dotazione

mir spirolab 3

  1. Spirolab III e New Touchscreen: primo posto ex aequo per Mir Spirolab 3 e Mir Spirolab New Touchscreen. Merito di Winspiro Pro, il software in dotazione che montano e che risulta semplicissimo da installare, stabile ed abbastanza intuitivo. L’unica piccola pecca è rappresentata dal fatto che per l’esecuzione dell’esame non è poi così lineare dal momento che dopo aver inserito i dati del paziente bisogna richiamare di nuovo l’esame. A parte questo, la stampa è ben dettagliata e veloce e l’incentivo pediatrico è davvero utile.
  2. Pony Fx: Omnia, il software in dotazione con il Cosmed Pony Fx è molto intuitivo e anche più dettagliato rispetto al Winspiro Pro Mir, ma è più complesso da installare e, a volte, crea qualche piccolo conflitto con i dll di Windows (comunque risolvibile). Al di là di queste piccole pecche, il software Cosmed è comunque migliore per semplicità rispetto alla concorrenza.

Costi di utilizzo

I costi di utilizzo degli spirometri portatili Cosmed Pony Fx, Mir Spirolab III e Mir Spirolab New Touchscreen sono praticamente identici. Il prezzo ad esame spirometrico è sostanzialmente uguale così come quello dei boccagli ed aumenta solo con l’utilizzo di filtro antivirale e antibatterico.

Anche in questo caso, se dovessimo sbilanciarci, propenderemmo per il Cosmed Pony Fx che ha costi leggermente inferiori per i pezzi di ricambio, basta notare il costo della turbina per pony fx che potete acquistare sul nostro eshop a 136 Euro e della batteria ricaricabile in rapporto a quelle dello Spirolab III e dello Spirolab New (309 euro + Iva per la turbina per Spirolab e 124 euro + Iva per la batteria per gli spirometri Mir sono costi abbastanza elevati)

Usabilità

  1. Spirolab New Touchscreen: la comodità della tastiera touchscreen è un plus che non teme confronti rispetto agli altri due spirometri di questa “sfida”. Questa funzione permette una usabilità davvero massima e anche la scelta grafica delle icone e delle opzioni rende tutto più semplice.
  2. Spirolab III: la tastiera alfanumerica è perfetta. I tasti sono ben distanziati e di facile pressione e offrono perfino la possibilità di richiamare un esame semplicemente schiacciando tasti dedicati come FVC, VC e altri.
  3. Cosmed Pony Fx: La tastiera è essenziale, ma dai nostri test è emersa la scarsa funzionalità di abbinare numeri e lettere negli stessi tasti, una scelta che va a discapito dell’usabilità dello spirometro, specie in fase di registrazione dei dati del paziente.

Inserimento dati del paziente

  1.  Spirolab new touchscreen: anche nell’inserimento dell’anagrafica paziente lo spirometro portatile di Mir con touchscreen risulta essere il migliore. Velocissima ed intuitiva la tastiera digitale e le icone ci guidano in modo perfetto all’interno del software di gestione dei dati. Sarà l’abitudine all’utilizzo dei cellulari senza tastiera fisica (Iphone e Galaxy su tutti) ma anche al primo contatto Mir Spirolab New risulta facile e sembra di utilizzarlo da una vita.
  2. Spirolab III: Passare dal nuovo arrivato in casa Mir al sempreverde Spirolab III sembra di fare un ritorno al passsato, nonostante questo la tastiera alfanumerica è precisa, i tasti sono ben posizionati e con la giusta spaziatura. Costruiti in gomma morbida sono facili da pulire e resistenti, purtroppo la metodologia di inserimento dei dati anagrafici non è velocissima come nel suo successore anche se c’è tutto: ID, altezza, peso, razza e medico associato in caso siate più di un medico ad utilizzarlo
  3. Pony FX: la schermata di inserimento dei dati del paziente è ben strutturata, i dati da inserire ci sono tutti e sono ben dettagliati purtroppo la tastiera con numeri e lettere associate rallenta notevolmente la procedura. Sembra di tornare ai vecchi Nokia 3310 dove per inserire la C dovevi passare il numero 1, A, B e fermarti quando compariva la C. Insomma, a nostro parere un metodo un po’ datato

Esecuzione Test spirometria Forzata (FVC)

Dal punto di vista dell’attendibilità e della riproducibilità dei dati analizzati possiamo affermare che tutti e tre sono ottimi spirometri. La FEV1 ed FVC risultanti dopo la manovra di spirometria forzata fatte con questi 3 dispositivi non si discosta più del 3% da quella effettuata con uno spirometro con flussimetro di massa Vmax. Potete essere dunque certi che i vostri esami saranno verosimili e non fornirete al paziente dati sovra o sottostimati.

Le differenze sostanziali tra le FEV1 ed FVC valutate dai 3 spirometri portatili non sono a livello numerico ma di rappresentazione grafica del dato e qui di seguito cercheremo di analizzarla.

  1. Spirolab New Touchscreen: Probabilmente lo spirometro portatile più dettagliato tra i 3, ottima la schermata in tempo reale dell’esame con una curva flusso/volume che procede senza scatti e tentennamenti ed un grafico con Volume/Tempo utilissimo per capire quanto il paziente sia realmente collaborante. La schermata post-test risultante è sicuramente la più dettagliata dove, oltre alla capacità vitale forzata ed il Fev1 vengono riportate Pef e Fev1/FVC ed un indicatore a semaforo ben curato che valuta il grado di ostruzione e restrizione ed una interpretazione automatica (ovviamente sommaria) della spirometria.
    FVC fatta con spirometro portatile Mir spirolab new touchscreen

    FVC fatta con spirometro portatile Mir spirolab new touchscreen

  2. Spirolab III: la schermata in tempo reale dell’esame è occupata interamente dalla curva flusso volume ed un comodo indicatore acustico ci avvisa quando l’espirazione può essere considerata sufficientemente lunga ed adeguata per i parametri ATS/ERS. La schermata post esame, invece, mostra la curva flusso/volume risultante ed i parametri necessari per una valutazione (FVC-FEV1-FEV1/FVC). Anche nello Spirolab III troviamo un indicatore a semaforo, meno dettagliato di quello dello Spirolab New ma comunque efficace. Tutto sommato, nonostante sia più piatto e meno dettagliato del suo successore, il test di spirometria forzata con Spirolab III risulta semplice da effettuare e ben strutturato.
    Spirometria forzata FVC fatta con mir spirolab III

    Spirometria forzata FVC fatta con mir spirolab III

  3. Cosmed Pony FX: la schermata in tempo reale del test di spirometria forzata del pony Fx è la più essenziale tra i tre spirometri portatili presi in esame, grafici neri su sfondo bianco. Nonostante questo, presenta 2 tipologie di grafici (come Spirolab New), il classico flusso/volume ed un utile Volume/tempo, parametro che manca allo Spirolab III. La schermata post-test, anch’essa essenziale e minimalista, riporta i dati più utili ai fini di una interpretazione ottimale dell’esame. Non c’è l’indicatore a semaforo presente negli spirometri di Mir ma non ne abbiamo sentito più di tanto la mancanza. Abbiamo trovato molto utile invece l’indicatore di riproducibilità del test secondo i parametri ATS/ERS. In definitiva, pur aderendo alla filosofia less is more tipica del decennio passato, eseguire una spirometria forzata con Cosmed Pony Fx è semplice e la lettura dei valori è sempre a portata di mano, cosa che a noi sembra più che sufficiente.
    test spirometria forzata FVC con cosmed pony fx

    test spirometria forzata FVC con cosmed pony fx

    In definitiva, per quanto Spirolab New Touchscreen abbia un’interfaccia esame dettagliata e colorata al punto giusto, con una grafica più attuale e sofisticata, Cosmed Pony FX e Mir Spirolab III non hanno nulla da invidiare al giovane spirometro.

Esecuzione Test Spirometria Lenta (VC)

  1.  Cosmed Pony Fx: forse il migliore dei tre spirometri portatili per l’esecuzione della spirometria lenta, come potete notare dal video non ha l’interfaccia perfettamente curata di spirolab new e la quantità di dati in post esame di spirolab III ma risulta il più fluido. La turbina sembra un tutt’uno con il software, al minimo accenno di volume corrente c’è una risposta video immediata. E’ un po’ scarna la schermata post test con i soli valori di Capacità vitale, IVC ed ERV riportati ma in pratica ha tutto ciò che ci serve. Ne più ne meno.
  2. Spirolab New Touchscreen: come sempre la schermata è quella graficamente più accattivante e meglio costruita. Esame e post esame sono senza soluzione di continuità e i valori riportati a fine test di spirometria lenta sono tanti e dettagliati (VC, IC, ERV, VE, RR, TV e molti altri che si possono aggiungere a piacimento). Abbiamo riscontrato una lieve macchinosità durante il test con qualche rallentamento movimento della turbina-rappresentazione grafica, sia chiaro, ciò non influisce sulla validità del test ma ci aspettiamo la perfezione dallo spirometro portatile più moderno in commercio.
  3. Spirolab III: Meno dettagliato in pre e post esame di Spirolab New Touchscreen e meno fluido del Cosmed Pony Fx. Nonostante questo, l’esame di spirometria lenta effettuato con Spirolab III risulta abbastanza completo sia in fase di test in tempo reale che in fase di post acquisizione dei dati e di valutazione.

Prezzi

I prezzi degli spirometri portatili presi in esame riflettono più o meno la cronologia di presentazione dei dispositivi sul mercato. Andiamo dal più economico Cosmed Pony FX al più caro Spirolab New Touchscreen passando dall’ottimo compromesso qualità/prezzo di spirolab III.

  1. Cosmed Pony FX: Viene venduto sul nostro eshop a 1500 Euro + Iva con 3000 boccagli in omaggio. Pony FX è il più economico tra i 3 spirometri portatili ma è anche il più essenziale. Non ha fronzoli, nessun cassettino o schermo con apertura a sportello come Spirolab III e graficamente lineare, nero su sfondo bianco; niente a che vedere con la cura di Spirolab New. Ciò nonostante,  è ancora uno degli spirometri più venduti e i prezzi dei pezzi di ricambio consentono di spendere poco per la manutenzione e l’assistenza tecnica.
  2. Spirolab III: il prezzo di Spirolab III è di 1690 Euro + IVA con 3000 boccagli. Costa un po’ di più rispetto al Cosmed Pony Fx ma il prezzo è giustificato dalla maggior cura dei dettagli: tastiera più comoda con richiamo esame diretto, schermo richiudibile per evitare graffi, cassetto per riporre turbina e lettore mini flowmeter. Certo, messo a confronto di Spirolab New, nuovo arrivato in casa Mir, lo Spirolab III paga lo scotto degli anni, ma i continui aggiornamenti e migliorie fanno sì che acquistando questo spirometro avrete un compagno di esami sempre affidabile.
  3. Spirolab New Touchscreen: il nuovo Spirolab è il più caro dei tre, viene venduto a 1750 Euro con 3500 boccagli in omaggio, ma vale davvero il suo prezzo. Lo schermo touchscreen è preciso e sensibile al punto giusto, non capita mai di dover schiacciare 2 volte il tasto digitale. Il design è arrotondato ed essenziale e le schermate d’esame sono graficamente ineccepibili, ottima la scelta dei colori e delle icone. Uno spirometro moderno ed attuale. Nell’era degli iphone e degli smartphone in generale era il momento che ci fosse un’evoluzione anche nel campo della spirometria portatile.