Gli elettrodi ecg non sono un consumabile qualsiasi, ma un elemento decisivo per garantire un monitoraggio cardiaco accurato e affidabile. Come evidente, sono il punto di contatto tra la pelle del paziente e l’apparecchiatura elettrocardiografica, e da questi piccoli grandi dispositivi dipende la qualità del segnale elettrico rilevato dal cuore.
Proprio così: gli elettrodi ecg sono molto importanti per qualsiasi cardiologo e la qualità dell’elettrodo è decisiva ai fini della corretta refertabilità di un esame come holter, ecg…
Il tracciato elettrocardiografico è molto sensibile e può facilmente presentare degli artefatti, ovvero delle curve che non dipendono dall’attività elettrica del cuore ma da quella dei muscoli.
Il rischio, come possiamo ben immaginare è che utilizzando elettrodi ecg di scarsa qualità (o applicando con gel conduttore scadente) l’esame risulti illeggibile e, di conseguenza, impossibile da valutare.
Non è sufficiente posizionare le derivazioni degli arti e torace cercando di evitare che il paziente abbia contrazioni muscolari involontarie che potrebbero generare degli artefatti ma bisogna avere la certezza di poter contare su accessori affidabili nell’esecuzione del test. In questo senso, possiamo affermare che solo i migliori elettrodi ecg monouso offrono queste garanzie a medici e professionisti del settore.
Questo per un motivo molto semplice. Come sappiamo, il funzionamento degli elettrodi ECG è basato sul principio dell’elettrochimica. Ovvero: il materiale di cui sono composti gli elettrodi ha una differenza di potenziale elettrico rispetto alla pelle del paziente, che viene utilizzata per misurare l’attività elettrica del cuore.
Ed è proprio questa differenza di potenziale che consente di registrare l’attività elettrica del cuore. Quando il cuore batte, genera un’onda di impulso elettrico che si diffonde attraverso il muscolo cardiaco. Questo impulso viene registrato dagli elettrodi ECG e trasformato nel tracciato ecg che viene visualizzato sullo schermo.
Ad ogni esame i suoi elettrodi ecg
Detto che la qualità del tracciato è determinata dalla qualità e dalle caratteristiche dell’elettrodo ecg che si utilizza, esistono differenze sostanziali in base al tipo di esame da effettuare.
Mentre la traccia di un esame holter può avere una qualità leggermente inferiore: la cosa più importante da considerare, in vista di una misurazione così lunga, è che gli elettrodi ecg aderiscano perfettamente evitando interruzioni del segnale e non causino prurito, fastidio o qualsiasi forma di reazione allergica nel paziente che li deve tenere applicati per ore.
Diverso il discorso per i monouso per ecg o per prova da sforzo, ovvero per gli elettrodi ecg che si utilizzano per brevi monitoraggi. In questo caso, la performance del consumabile si misura sulla qualità del segnale più che sulla longevità dei componenti.
Naturalmente, quindi, non possiamo parlare solo dei monouso ma dobbiamo fare un cenno anche agli elettrodi ecg riutilizzabili come quelli a pinza, a ventose e non solo.
In questo caso, oltre all’affidabilità dei materiali che devono essere particolarmente robusti per garantire l’uso prolungato nel tempo, c’è da considerare che questi elettrodi devono poter essere facilmente lavati e igienizzati.
Ma il punto è che elettrodi scadenti possono causare perdita di segnale, artefatti e falsi allarmi, compromettendo la sicurezza del paziente e la qualità dell’assistenza. E allora ecco che scegliere quelli corretti e di qualità non è un valore aggiunto ma una necessità concreta.